Relazioni di coppia

Relazioni di coppia

Chi sei tu per me?

Perché non riesco a perdonare al mio partner i torti subiti, nonostante pensi che non siano così gravi e nonostante desideri stare con lui?

Perché lo/la odio così tanto anche se, in realtà, si comporta come la maggior parte dei coniugi?

Perché non riesco a separarmi da mio marito/da mia moglie sebbene sia quello che veramente voglio?

Perché non sono capace di rapportarmi in modo civile con il/la mio/a ex compagno/a nonostante sappia benissimo come dovrei comportarmi per tutelare i nostri figli?

Questi sono solo alcuni degli interrogativi che possono sorgere all’interno di una relazione e che possono comportare ostilità e conflittualità, ma anche reazioni di allontanamento fisico ed emotivo. Spesso, accompagnati da vissuti di malessere, ansia, irritabilità, frustrazione e solitudine. Una condizione di difficoltà personale e di coppia che, se percepita come particolarmente problematica, perdurante nel tempo e di non facile risoluzione futura, risulta meritevole di una maggiore attenzione clinica.

Da dove hanno origine veramente tutti questi interrogativi e vissuti?

In particolari situazioni relazionali, specifici comportamenti o gestualità o parole di un partner, vanno a toccare, inconsapevolmente, il mondo interiore dell’altro e ad attivare in quest’ultimo, ad un livello emotivo più profondo, dei potenti vissuti che riemergono e si palesano nella relazione, ma che, in realtà, derivano dall’interiorità della persona coinvolta (da inconsce esperienze passate, non adeguatamente elaborate), e non da un qualcosa di attuale e concreto inerente il partner, come potrebbe a prima vista sembrare. Investito di tali vissuti, il partner viene percepito e compreso dall’altro non per quello che realmente è, ma in modo “distorto”, perché reso inconsapevolmente conforme ai vissuti interiori “proiettati su di lui”. Per questo, le reazioni a lui destinate, emotive e/o comportamentali che siano, possono emergere come abnormi e di difficile comprensione: ci può essere più confusione mentale di quella che ci si aspetterebbe, si può faticare a concretizzare le scelte intraprese, a sperimentare sentimenti desiderati, ad agire e a comportarsi come si crede più opportuno. Tutto questo perché “il dentro e il fuori” della persona coinvolta si mescolano in modo indistinto e confuso.

La psicoterapia breve ad orientamento dinamico può aiutare i partner ad individuare e a comprendere meglio il verificarsi delle dinamiche specifiche disfunzionali del rapporto. Quelle dinamiche messe in atto in modo così inconsapevole, ma così automatico e che si palesano nella relazione ma che hanno a che fare più con il mondo emotivo di uno o di entrambi i partner. Un percorso che favorisca la consapevolezza di cosa succede dentro a se stessi e/o al partner: quali vissuti inconsci, così complessi e potenti, si riattivino in particolari momenti della relazione, ripercuotendosi in essa e “distorcendo” il modo di percepire e vivere l’altro partner. Il tal modo, riuscire a capire anche perché alcuni comportamenti o atteggiamenti del partner siano percepiti in modo più forte ed impattante di quello che ci si aspetterebbe; qual è quel “significato in più e diverso” ad essi attribuito a causa dei vissuti personali esperiti. Un percorso che permetta di liberarsi di una vecchia e non risolta emotività, perché si possa giungere al rapportarsi ai fatti e alle persone per quello che veramente sono. Per vivere appieno se stessi e il rapporto con l’altro, in modo reale ed autentico, liberi da ogni costrizione interna, che non permette di esprimersi, di agire e di realizzarsi in totale libertà e serenità.