Talvolta, può capitare che eventi o circostanze particolarmente critiche, ancor di più se inaspettate ed improvvise, comportino forti ripercussioni nel mondo interiore del soggetto coinvolto.
Altre volte, il malessere può invece emergere senza apparente motivo e causalità. Tale circostanza allarma ancor di più la persona in quanto non riesce a darsi spiegazioni e a trovare delle ragioni valide; fatica a riconoscersi, sente di essere impotente, perde sicurezze e punti di riferimento.

La sofferenza può percepirsi a livello emotivo (es: umore particolarmente giù, costante irritabilità, intensa alternanza di umori positivi e negativi…), e/o a livello cognitivo (es: “brutti” pensieri ricorrenti ed intrusivi, testa spesso “vuota”, bassa autostima…), e/o a livello comportamentale (es: impulsi/reazioni non controllabili, rituali ossessivi, incapacità di relazionarsi all’altro, difficoltà nel compiere scelte anche semplici…) e/o a livello corporeo (es: costante agitazione/ansia, frequenti mal di testa, colon irritabile, diarrea persistente…), assieme a possibili vissuti di confusione, solitudine, tristezza, impotenza e disperazione, dai quali non sempre è facile uscire. Il sentirsi investiti da un turbinio di difficoltà rende faticoso il superamento delle criticità e il recupero di un adeguato benessere psico-fisico.

Chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta non è segno di pazzia, di debolezza o di mancanza di volontà; al contrario, rappresenta un atto di grande coraggio, forza e determinazione, che implica il volersi bene anche in un momento di fragilità in cui viene meno la capacità di prendersi cura di sé. Ci si dà la preziosa possibilità, assieme al terapeuta, di affrontare la situazione di sofferenza e, capendone le origini, di risolverla, conquistando una rinnovata serenità interiore e un nuovo equilibrio personale.

Chi è e cosa fa

Lo psicologo è un laureato in Psicologia, che ha superato positivamente l’Esame di Stato abilitante alla professione di Psicologo e che si è iscritto al relativo Ordine Professionale, per poter esercitare il mestiere.

E’ un professionista che lavora nel campo della salute, con competenze e funzioni specifiche. Attraverso l’uso di particolari strumenti conoscitivi e di intervento, può svolgere, in ambito psicologico, attività di prevenzione, di diagnosi, di informazione e formazione, di abilitazione e riabilitazione, e di sostegno, rivolte alla persona, al gruppo, alla comunità.

Chi è e cosa fa

Lo psicoterapeuta è uno psicologo, o anche un laureato in Medicina, che ha conseguito una Specializzazione post-universitaria (di almeno 4 anni) in Psicoterapia, presso Scuole di Specializzazione universitarie o private riconosciute dal Ministero competente (M.I.U.R.), e che si è iscritto all’Albo degli Psicoterapeuti del relativo Ordine Professionale.

Diversamente dallo psicologo, lo psicoterapeuta è abilitato all’esercizio della Psicoterapia, cioè può svolgere attività, non solo di sostegno alla persona, ma anche di cura, cioè attività incentivanti il cambiamento: con la consapevolezza del malessere e con la motivazione al cambiamento, lo psicoterapeuta e il paziente intraprendono assieme un percorso volto sia all’attenuazione e scomparsa della sintomatologia espressa, sia al superamento delle condizioni che creano disagio o sofferenza, oltre che al favorire una maggiore conoscenza di sé e una significativa crescita personale. Il fine da raggiungere è quello di un miglior benessere individuale, di un più adeguato equilibrio personale e di un più opportuno adattamento sociale.

Esistono diversi approcci in Psicoterapia, da cui derivano alcune differenze negli strumenti e nelle modalità di intervento.

Buoni sono tutti quelli che raggiungono lo scopo della guarigione.

- Sigmund Freud.

Chi è e cosa fa

Lo psicologo clinico è uno psicologo che ha conseguito la Specializzazione post-universitaria in Psicologia Clinica, presso una Scuola di Specializzazione universitaria della durata di 4 o 5 anni, abilitante all’esercizio della psicoterapia.

Il termine “clinico”, però, non implica esclusivamente la possibilità di svolgere attività di tipo psicoterapico: “clinico” significa “prendersi cura” (to care), piuttosto che “curare o guarire” (to heal), per cui lo psicologo clinico si attiva anche in quelle situazioni di “normalità”, atte a facilitare e sostenere il benessere e lo sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale della persona (attività come la prevenzione primaria di condizioni di disagio personale e relazionale, la promozione della salute psicosociale, l’inquadramento e lo studio dei fattori che generano o mantengono un disturbo psichico).